Cultura

Castellinaldo è un borgo antico, che paese vanta arcaiche origini romane, ha un castello d’origine cinquecentesca, sei antiche chiese e una vocazione qualificazione vitivinicola del territorio di antica e consolidata tradizione.
La sua struttura urbana del paese, arroccata sulla sommità della dorsale collinare che divide la piana del Tanaro dal fondovalle, testimonia anche le sue origini medievali. Tutto raggruppato attorno al massiccio castello che lo domina, è stato per lungo tempo oggetto di dissidio tra le potenti famiglie dei castellani dell'aristocrazia locale, infeudati attorno al mille dal Vescovo d'Asti, i "De Vicia", i "De Monfortino" e soprattutto i "De Castrojnaldo" che gli hanno dato il nome. In seguito, Castellinaldo diviene merce di scambio tra le nobili casate astigiane, tra cui prevalsero i Malabaila ed i Damiano, che tra intrighi e contese protrassero contemporaneamente la loro influenza fino agli inizi dell'800. Estinta la linea dei Damiano, i Malabaila hanno venduto la loro proprietà nella seconda metà dell'800 ai Fausone di Clavesana e da questi essa è passata ai Ripa di Meana, gli attuali proprietari del Castello.
Da quando i castagneti e le vallate non sono più percorsi da armate di conquista, Castellinaldo condivide con il resto del Roero lo sviluppo di una fiorente agricoltura che, a prescindere dall'antica tradizione vitivinicola, costituisce la ricchezza ed il vanto del suo territorio. Non più agguati notturni, ma solo le voci dei contadini che cantano nelle vigne oppure i passi lesti dei "trifulao" che percorrono furtivamente boschi e vallate alla ricerca del prezioso tubero che da sempre arricchisce le tavole della cucina tradizionale di paese.

Il Comune di Castellinaldo ha sempre manifestato la sua massiccia vocazione vitivinicola, cui da secoli terra e cielo conferiscono particolarissime caratteristiche di gusto e bouquet raffinati a tutti i vini: Nebbiolo, Roero, Roero Arneis, Favorita, Barbera, Bonarda e Birbét (Brachetto). Ed è proprio per queste particolarissime caratteristiche che i Vinaioli di Castellinaldo, una sera del 1991, decisero di chiamare la loro Barbera "Castellinaldo".
Dai primi esperimenti è ormai passato molto tempo, questo vino è diventato una realtà, ufficialmente è stato redatto un disciplinare che regolamenta la produzione.


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